1 commento

  1. La consueta abilità di Sciarra di narrare in pochi minuti storie complesse di personaggi che sfuggono, si perdono e si ritrovano in un’estenuante ricerca della propria libertà. Al di là di ogni schema. Quindici minuti di immagini eleganti, struggenti, sensuali ed essenziali. Perfetta anche la scelta della musica che si insinua fra i corpi e i sentimenti dei protagonisti avvolgendo il pubblico in un delicato abbraccio erotico di grande impatto. Da vedere e rivedere. Un soggetto su cui discutere a lungo

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